La scuola si rivolge a ricercatori, studiosi e studenti, ma anche a tutte le figure professionali che intendono lavorare con le fonti orali in strutture archivistiche o per produzioni creative, didattiche, audiovisive e multimediali.
L’obiettivo è quello di promuovere il dialogo e il confronto sia sui temi che sulle metodologie focalizzando l’attenzione sulle complesse relazioni tra obiettivi scientifici e necessità tecniche. Risulta infatti sempre più importante, per chi fa ricerca nei più svariati ambiti a partire dalle fonti orali, entrare in possesso di un metodo rigoroso ma anche di una solida padronanza dei mezzi tecnologici: dalla registrazione sonora e audiovisiva alla conservazione dei materiali, dalla digitalizzazione alla realizzazione di prodotti divulgativi. Altrettanto centrale è la padronanza delle norme legali e dei codici etici per l’utilizzo delle fonti acquisite e la conoscenza di quanto elaborato a livello nazionale e internazionale riguardo la descrizione catalografica, e l’indicizzazione semantica dei documenti.
Oltre alle “questioni di metodo”, sviluppate all’interno del laboratorio “Imparare a registrare”, quest’anno gli interventi della Scuola verteranno principalmente attorno al tema della memoria della Resistenza, in occasione del settantesimo anniversario dell’ 8 settembre. Gli interventi proporranno alcune delle più recenti e interessanti ricerche in corso, con due focus che valorizzeranno da un lato i percorsi relativi all’Emilia Romagna e dall’altro i progetti proposti da giovani ricercatori.
Per informazioni su iscrizioni e programma è possibile consultare la pagina dell’AISO dedicata alla scuola.
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